E) L'IPOTESI TUFACEA
La teoria alluvionale non è mai stata confermata né da indagini dedicate né dalle stratigrafie risultanti dai numerosi sondaggi, eseguiti in genere per scopi edilizi.
Ciò non permette, pertanto, di confutare in maniera assoluta la teoria del Besnier [11] che nel 1902 affermò, basandosi su comunicazioni verbali ricevute dai tecnici dell'Ufficio del Genio Civile di Roma, che sotto gli strati di sabbia e ghiaie, di deposito recente, appaiono "lambeaux du tuf volcanique" [lembi di tufi vulcanici].
Quindi, secondo Besnier, la struttura di base dell'isola sarebbe tufacea, della stessa natura del vicino Campidoglio e dei colli sulla riva sinistra; la resistenza del tufo avrebbe costretto il fiume a dividersi in due rami e lo scoglio tufaceo avrebbe costituito la base dei successivi depositi alluvionali.
Va inoltre menzionato che, durante gli scavi effettuati nel sottosuolo dell'Ospedale S.Giovanni Calibita [12], sono stati individuati (1982, nei pressi della chiesa) elementi di tufo mentre altri scavi, effettuati a monte dei precedenti sotto le strutture più antiche dell'isola (1990), hanno messo in luce una struttura sedimentaria sabbiosa.
Neppure tali affermazioni sono mai state tuttavia geologicamente riconosciute e confermate con sondaggi dedicati ed i maggiori geologi ritengono che le tracce tufacee non siano segno di un giacimento di tufo litoide-lionato, ma molto probabilmente resti di costruzioni di difesa, fondazioni o di ancoraggi come suggerito anche dalle fonti storiche (Livio).