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Descrizione
Pressoché totale rifacimento dell'antico Pons Caestius, è costituito da tre archi uguali; i due laterali sono imbrigliate per ridurre il flusso del ramo destro del fiume.
Sulla spalletta a monte sono state ricollocate le iscrizioni commemorative dei restauri eseguiti da Graziano (sec. IV) e da Benedetto Carushomo (BENEDICTUS ALME URBIS SUMM SENATOR RESTAURAVIT HUNC PONTEM FERE DIRUTUM) nel 1191-93.

Leggende e curiosità
"Lycaonia", uno dei nomi con cui fu chiamata l'Isola Tiberina, deriva probabilmente dalla collocazione sul ponte di una statua rappresentante questa regione dell'Asia Minore che divenne provincia nel 373 d.C.

Una seconda iscrizione commemorativa del restauro di Graziano, identica a quella tuttora visibile, era originariamente collocata sull'altra spalletta; essa fu gettata nel fiume dai difensori della Repubblica Romana nel 1849 nel tentativo non riuscito di tagliare il ponte.