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L'ANALISIfig.3 - G.B.Nolli - Pianta del 1748
Per maggior chiarezza useremo come riferimento topografico, ove necessario, la planimetria dell'ospedale riportata in fig.1 ed estratta dalla pianta di Roma del Nolli del 1748 che, anche se successiva di qualche decennio agli eventi che ci interessano, offre il pregio di una eccezionale chiarezza
.

Fino al XVII secolo l'ospedale si identificava con quella che sarebbe diventata la Sala Assunta. Nella Visita Apostolica del 1699 (v. rif.A) ne è indicato l'ingresso a sinistra del Convento (fig.3-a). Con riferimento alla situazione odierna, l'ingresso dell'ospedale corrisponde all'attuale ingresso della farmacia lato S.Bartolomeo mentre il corridoio di ingresso del Convento è quello subito alla sinistra della chiesa di S.Giovanni Calibita (fig.3-b) e ne costituiva un tempo la navata sinistra.
La sala ospedaliera, leggermente rialzata dal piano stradale, è descritta con soffitti a volta e adorna di pitture; corrisponde quindi alla struttura ancora visibile oggi, nonostante le profonde modifiche, della Sala Assunta. 
Oltre all'ingresso principale la sala aveva altre due porte: una all'estremità opposta della sala (visibile nella pianta del Falda del 1676 riportata in fig.4) e una terza che ammetteva al chiostro quindi, secondo la pianta del Nolli, a circa un terzo della lunghezza della sala (fig.3-c). Di fronte a quest'ultima, lungo la parete sinistra, era presente un altare (fig.3-d).
fig.4 - G.B.Falda - Pianta del 1676 Nel 1700 l'ospedale fu ristrutturato dal Carapecchia e in tale occasione fu risistemata e rinnovata la Sala Assunta, prima moderna corsia ospedaliera con 50 posti letto individuali.
Il completamento della Sala Assunta, e quindi la sua inaugurazione nelle forme note, conservatesi praticamente immutate fino alle ristrutturazioni del XX secolo, viene collocato al 28 Febbraio 1702, data della visita del papa Clemente XI (confermato anche dai rif.B1 e C1). Poiché la visita, come riportato dalle fonti, avvenne alle ore 22, troveremo altrove indicata la data del giorno successivo, 1 di Marzo, probabilmente considerando che il cambio di data avveniva al tramonto del sole. Tale avvenimento è rappresentato nel Quadro1 (rif.G1) come confermato dalla scritta posta sul retro a cura dei frati.
E' inoltre comunemente considerato che tale visita sia raffigurata in un dipinto già custodito presso il Fatebenefratelli di Milano e distrutto nel bombardamenti del 1943 (v. rif. G2).
In esso, dietro al papa Clemente XI in visita all'ospedale, è visibile, all'estremità della sala, l'altare con l'immagine dell'Assunta a cui la sala è dedicata, e dietro di esso due rampe semicircolari di accesso ad un'altra sala sopraelevata.

Ma nella stessa fonte C1 è indicato che il papa, in tale occasione, concesse la piazzetta dietro l'Ospedale, (visibile anche essa nella pianta di fig.4) per l'ampliamento dello stesso: si tratta proprio della sala sopraelevata (la futura Sala Amici; v.fig.3-e), che quindi non era ancora realizzata e non poteva essere rappresentata nel quadro.
Questo comune errore deriva dalla mancata conoscenza della seconda visita papale nel febbraio del 1705, avvenimento testimoniato dalle fonti B e C (in particolare v. riff.B2 e C2) solo recentemente recuperate dall'Autore e da fra Giuseppe Magliozzi (2005).
Il quadro si riferirebbe quindi, molto probabilmente, alla seconda visita di Clemente XI, quella del 24 Febbraio 1705 quando le due scalinate semicircolari di accesso alla seconda sala, che incorniciano l'altare dell'Assunta, potevano essere già completate (fig.3-f).

Tuttavia il rif.B3 ci informa che nell'Agosto dello stesso anno i padri del Fatebenefratelli invitarono i fedeli a contribuire con elemosine per la costruzione della nuova sala nell'area a tale scopo donata loro dal papa: ciò significa che a quella data i lavori non erano stati ancora completati, o almeno non lo erano quelli relativi alla seconda sala.
Inoltre, ad un raffronto tra il dipinto e gli elementi superstiti ancora visibili nella sala attuale (angeli, drappeggio e, soprattutto, l'immagine dell'Assunta), si notano notevoli differenze che portano a dubitare che il quadro sia una riproduzione dal vero.
La conclusione più probabile è quindi che il dipinto sia stato eseguito, sulla base del bozzetto del progetto, prima dell'esecuzione dei lavori, come ringraziamento per l'elargizione da parte del papa della piazza nel 1702, ed esibito al pontefice in occasione della sua seconda visita del 1705.

In conclusione la ristrutturazione della corsia principale dell'Ospedale (la Sala Assunta propriamente detta) ad opera del Carapecchia può quindi essere considerata ultimata nei primissimi anni del 1700 mentre rimane sconosciuta la data del suo completamento nella configurazione finale con l'arco sorretto dagli angeli, l'altare dell'Assunta, le rampe di accesso alla nuova sala e la sala sopraelevata, che tuttavia non può che collocarsi alcuni anni dopo il 1705.